Fondazione Adapt
Responsabile della Protezione dei Dati – RPD

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23 hours ago

ADAPT
Salari, inflazione e produttività: due piani di un problema ancora apertoIn Italia i salari nominali tornano a crescere, ma in termini reali restano quasi il 9% sotto i livelli del 2021. Una perdita di potere d’acquisto che la contrattazione collettiva deve ancora pienamente recuperare.Allo stesso tempo, la produttività del lavoro è ferma da trent’anni: +0,2% medio annuo dal 1995, contro +1,2% nell’UE. Un limite strutturale che frena la crescita sostenibile delle retribuzioni.Due dimensioni distinte ma intrecciate — inflazione e produttività — che richiedono risposte diverse e complementari: nel breve periodo, rinnovi contrattuali più tempestivi per difendere il potere d’acquisto e nel lungo periodo, una contrattazione di secondo livello più diffusa per legare i salari ai guadagni di produttività.📊 I due grafici mostrano come il nodo salariale italiano si giochi su questi due piani, con effetti che si amplificano a vicenda.Leggi l’articolo completo di Jacopo Sala (@jcksala) e Silvia Spattini (@silviaspattini) sul sito del Bollettino ADAPT e al link nella bio. See MoreSee Less
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1 week ago

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Cresce il lavoro irregolare in ItaliaIl 17 ottobre Istat ha pubblicato un report sull’economia non osservata in Italia dal quale emergono dati interessanti.Nel 2023 le unità di lavoro non regolari sono state oltre 3,1 milioni, in aumento del 4,9% rispetto all’anno precedente.Il tasso di irregolarità torna a salire dopo cinque anni, raggiungendo il 12,7% del totale delle posizioni lavorative.I settori che mostrano i tassi più elevati:– Altri servizi alle persone: 40,5% (+1,2 punti)– Agricoltura: 17,6% (+0,2)– Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione: 15% (+0,5)– Costruzioni: 12,8% (+0,4)Solo i servizi professionali mostrano una lieve flessione (-0,1 punti).L’aumento delle posizioni non regolari riguarda sia dipendenti che indipendenti, anche se in misura maggiore tra i primi.In un anno, il lavoro irregolare cresce circa il doppio rispetto a quello regolare (+4,9% contro +2,4%).Per approfondire puoi leggere l’articolo di @francescoseghezzi sul #BollettinoAdapt e al link nella bio. 👉 Fonte: ISTAT, Economia non osservata 2023 See MoreSee Less
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1 week ago

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Cresce il lavoro irregolare in ItaliaIl 17 ottobre Istat ha pubblicato un report sull’economia non osservata in Italia dal quale emergono dati interessanti.Nel 2023 le unità di lavoro non regolari sono state oltre 3,1 milioni, in aumento del 4,9% rispetto all’anno precedente.Il tasso di irregolarità torna a salire dopo cinque anni, raggiungendo il 12,7% del totale delle posizioni lavorative.I settori che mostrano i tassi più elevati:– Altri servizi alle persone: 40,5% (+1,2 punti)– Agricoltura: 17,6% (+0,2)– Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione: 15% (+0,5)– Costruzioni: 12,8% (+0,4)Solo i servizi professionali mostrano una lieve flessione (-0,1 punti).L’aumento delle posizioni non regolari riguarda sia dipendenti che indipendenti, anche se in misura maggiore tra i primi.In un anno, il lavoro irregolare cresce circa il doppio rispetto a quello regolare (+4,9% contro +2,4%).Per approfondire, puoi leggere l’articolo di Francesco Seghezzi (@francescoseghezzi ) sul #BollettinoAdapt e al link nella bio. 👉 Fonte: ISTAT, Economia non osservata 2023 See MoreSee Less
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1 week ago

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Qualche settimana fa è stato pubblicato da INAPP un policy brief, a commento dell’indagine Plus 2024, dal titolo esplicativo: La (difficile) transizione scuola-lavoro dei giovani. Occuparsi degli strumenti che accompagnano i giovani nel proprio inserimento lavorativo è un tema di particolare rilevanza e urgenza se si considera che l’Italia registra il più basso tasso di occupazione giovanile e uno dei più alti tassi di NEET in Europa secondo l’ultimo rapporto annuale Istat dello scorso maggio, in un mercato del lavoro che sembra più pronto ad accogliere lavoratori adulti rispetto a quelli più giovani in uscita dai percorsi scolastici. Garantire ai giovani un inserimento lavorativo soddisfacente e di qualità non è quindi soltanto una necessità primaria per garantire una maggiore sostenibilità nel tempo del mercato del lavoro, ma è prima di tutto un tema di dignità e di giustizia sociale.Arianna Zanoni (@arizanoni) analizza i principali punti del policy brief nel suo articolo che puoi leggere sul #BollettinoAdapt e al link nella bio. See MoreSee Less
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2 weeks ago

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In Italia l’apprendistato è usato quasi sempre nella sua forma “professionalizzante”, con poche ore di formazione.Spesso serve più a ridurre i costi che a formare nuove competenze.Eppure, storicamente, l’apprendistato è stato uno strumento chiave per diffondere innovazione.Lo ricorda anche Joel Mokyr, premio Nobel per l’Economia:nelle corporazioni di arti e mestieri, il lavoro fianco a fianco tra maestro e apprendista permetteva di trasmettere saperi e creare conoscenza.Oggi quella dimensione collettiva si è persa.Rimettere al centro la formazione, il ruolo dei tutor e la partecipazione delle parti sociali potrebbe far tornare l’apprendistato uno strumento vero di crescita e innovazione.Per saperne di più puoi leggere l’articolo di Matteo Colombo sul sito del #BollettinoAdapt e al link nella bio. See MoreSee Less
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